ponte Scaligero

Il ponte, appartenente al complesso di Castelvecchio, risulta essere un'opera ardita per il periodo in cui venne costruita, con l'arcata destra avente una luce di addirittura 48,69 metri, mentre le due arcate minori hanno luci di 29,15 e 24 metri. L'arcata maggiore è da alcuni studiosi considerata addirittura la più grande in Europa al tempo della sua costruzione, e aveva una dimensione utile ad agevolare il passaggio delle imbarcazioni. Il diverso dimensionamento dell'ampiezza degli archi e della mole dei piloni è da ricondurre ad uno studio della diversa distribuzione delle correnti in questo meandro del fiume; questo disegno particolare del ponte, ideato da un punto di vista prettamente funzionale e strutturale, ha comunque determinato una soluzione figurativa gotica e inedita.

Il basamento dei piloni e le ghiere degli archi, quindi la parte inferiore della struttura, sono in pietra, mentre la parte rimanente del ponte è in cotto, materiale che caratterizza tutti i monumenti medievali veronesi. I due piloni a base pentagonale, rostrati verso monte per facilitare lo scorrimento delle acque dell'Adige, sono estremamente massicci, ed il maggiore era arricchito da quindici capitelli corinzi e da frammenti di bassorilievi romani. Il percorso lungo il ponte, lungo oltre centoventi metri e largo oltre sei, è difeso da mura merlate a coda di rondine, con camminamenti e feritoie, oltre che dall'imponente mastio verso città e da una torre, mozzata dai francesi nell'Ottocento, verso campagna.

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Ponte Pietra